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Book Rebels

Book Rebels" di Luigi Spagnol - Brossura - FUORI COLLANA SALANI - Il Libraio

“Venne così deciso di proibire la lettura di qualsiasi libro di narrativa ai minori di diciotto anni per un periodo di sei mesi. Il comunicato ufficiale spiegava che la misura era dovuta ai terribili effetti della lettura di opere di fantasia sui cervelli in via di sviluppo”

Tutto ha inizio con una vacanza a Banalia organizzata dai genitori di Pierluigi un ragazzo di dodici anni. I genitori sono molto evasivi nel presentare questa strana cittadina di mare non molto lontano da casa loro, ma neppure tanto vicina; con un bel mare ma non particolarmente.

Per Pierluigi che avrebbe voluto trovarsi a San Giocondo, località dove trascorreva ogni anno le sue vacanze, Banalia è un posto di una noia terrificante dove il tempo sembra non passare mai.

Ben presto però il protagonista scoprirà che c’è un mistero che aleggia in questa cittadina: ai ragazzi è vietato leggere libri. Si è costantemente sorvegliati dalla polizia affinché nessun ragazzo venga trovato con un libro in mano o nascosto nella propria casa.

Ecco allora che proprio a Pierluigi, a cui non era mai piaciuto o interessato leggere, tutto questo non sembra giusto. Perché i ragazzi non avrebbero dovuto leggere?

Così insieme ai suoi nuovi amici, i gemelli Edoardo e Everardo e la sua nuova amica Margherita, comincerà ad indagare fino a conoscere il gruppo dei Clandestini e a scoprire la loro tana segreta, la Roccaforte.

Qui vengono custoditi tantissimi libri senza copertina e privi del finale.

Se tutto questo sembra ricordarvi in parte Farenheit 451 non vi sbagliate. Il romanzo si rifà al grande classico di Bradbury, ma qui assume un carattere ironico (già a partire dalla nota iniziale dei due autori) per riflettere sul valore e le modalità dell’educazione alla lettura.

Un libro per chi ama l’avventura, la suspense e i colpi di scena. Per chi ama la lettura, perché potrà giocare ad indovinare i libri presenti nella Biblioteca della Roccaforte, ma anche per chi non ama leggere perché scoprirà il piacere di una buona storia.

E che non sia proprio il romanzo di Baccalario e Spagnol ad avvicinare i più scettici alla lettura?

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio.

Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.

Julia e lo squalo

di Kiran Millwood Hargrave

Julia e lo squalo - Ragazzi Mondadori

«Mi chiamo Julia. Questa è la storia dell’estate in cui persi mia madre e trovai uno squalo più antico degli alberi.»

Julia si trasferisce per un breve periodo estivo con i suoi genitori su un’isola sperduta delle Shetland

«Per trovare le Shetland su una mappa, cominciate dalla nostra casa a Hayle, in Cornovaglia, e muovete il dito diagonalmente in su, su e poi a destra, finché non trovate delle isole sparpagliate in giro come schizzi d’inchiostro. Quelle sono le Orkney. Andate più lontano e troverete altre isole sparpagliate. Le Shetland»

Il padre infatti deve programmare il vecchio faro per farlo funzionare autonomamente. La mamma, una biologa marina, ne approfitta per cercare lo squalo della Groelandia.

Dietro il desiderio professionale di trovare l’animale capace di vivere oltre i quattrocento anni, la mamma di Julia nasconde un segreto personale: sembrerebbe infatti che il raro squalo della Groelandia muovendosi lentamente possa rallentare il tempo. Così la mamma vorrebbe studiarlo per scoprire come rallentare le malattie di degenerazione come la demenza precoce che ha colpito la nonna di Julia quando era ancora giovane.

«Sembra si muovano così lentamente da riuscire davvero a rallentare il tempo. E alcuni ricercatori credono che possiamo scoprire cosa causa tutto questo, e usarlo per rallentare il tempo anche per gli umani»

Julia è incantata dalle storie marine che la mamma le racconta da quando è piccola e  che lei custodisce all’interno di un taccuino giallo, ma è ancora più affascinata dalla madre stessa tanto da idealizzarla. Purtroppo la mamma alterna momenti di grande euforia e amorevolezza a momenti di rabbia e enorme tristezza in cui è scostante nei confronti della figlia chiudendosi in se stessa e nei suoi silenzi.

Questo farà soffrire Julia, ma la spingerà anche ad affrontare sfide più grandi di lei che l’aiuteranno a crescere e a trovare se stessa.

«Come ho trovato lo squalo, ho trovato la mia vera mamma, con le sue complicazioni e i suoi grovigli e le sue lacrime, e le voglio bene come non mai. Forse di più.»

Un bellissimo romanzo di formazione, carico di emotività che affronta temi delicati come il rapporto madre-figlia, la malattia mentale, ma anche il bullismo e il razzismo.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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Fuori dal branco

di Sara Magnoli, Pelledoca

Fuori dal braco - Sara Magnoli

Finalmente arrivo a parlare di una casa editrice che stimo moltissimo e che è una tra le migliori che si occupano di letteratura per ragazzi, Pelledoca.

È una casa editrice che si concentra su un genere in particolare: thriller, giallo e noir.

Non solo i libri presenti nel catalogo sono di alta qualità (non c’è uno che non sia piaciuto ai miei alunni quando è stato portato in biblioteca di classe), ma chi lavora in casa editrice è molto attento ai suoi futuri lettori, rispettoso di chi leggerà quei libri con storie di alta tensione e qualità, con copertine che catturano subito i più giovani e con un’attenzione anche nella scelta della carta. I libri Pelledoca per ragazzi (c’è anche una collana per i più piccoli nata da poco “Piccole piume”) danno dignità ai giovani lettori regalando loro libri da grandi sia nel contenuto che nell’oggetto fisico.

Tanti sono i titoli che potrei consigliare e avrebbero immediatamente successo con i ragazzi, soprattutto con i non lettori. Oggi però mi soffermo su una novità di questi ultimi mesi: “ Fuori dal branco” di Sara Magnoli.

L’autrice ha avuto un grande successo con “Dark web” libro sempre molto apprezzato dai miei alunni.

Devo ammettere però che “Fuori dal branco” mi ha conquistata molto di più.

Qui infatti la scrittura della Magnoli è notevolmente cresciuta: la struttura narrativa risulta ben più complessa, i personaggi più profondi e sensibili.

Ogni capitolo si apre con una voce diversa, un diverso punto di vista, esterno o interno, che ci permette così di ricostruire a ritroso le tante storie legate ad un’unica grande storia: la morte di una anziana signora.

Ad essere coinvolto è il branco, una baby gang che non si fa scrupoli a terrorizzare, minacciare, rubare e picchiare.

Il protagonista Elia, soprannominato lo Sfigo, non sa neppure come sia finito a far parte del branco. Quello che sa è che prova dentro una grande rabbia, a causa dell’abbandono della mamma per un uomo più giovane di lei, a causa di un padre assente e distratto e di un sogno ormai spezzato.

Per entrare nel branco ha dovuto superare una prova d’iniziazione: spaventare a morte un’anziana signora.

Man mano che le pagine scorrono, le azioni del branco si fanno sempre più violente così come il senso di colpa di Elia cresce con il procedere della storia  fino a quando il desiderio di non sentirsi più Coniglio e ignavo, (grazie  anche alla presenza di un professore tornato in classe e di una ragazza), porteranno il protagonista di fronte ad un bivio.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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Sono Vincent e non ho paura

“Sono Vincent e non ho paura”

di Enne Koens, Camelozampa

«È buio. Così buio che non riesco nemmeno a vedermi. Sono da qualche parte in mezzo al bosco, seduto per terra su delle pietre fredde.»

Inizia così il nuovo libro di Camelozampa “Sono Vincent e non ho paura” , con il tremore nella voce del narratore, una pagina nera su cui scorrono le bianche parole del protagonista e un flashfoward. Capitolo dopo capitolo scopriremo la storia del protagonista.

Vincent ha undici anni, è un ragazzo timido, insicuro, ingenuo con una grande passione per la natura, i boschi e l’esplorazione. Vincent viene considerato strano dai suoi coetanei e preso di mira fino ad essere inseguito e picchiato ogni giorno.

La mattina arriva continuamente in ritardo a scuola perché aspetta che tutti siano entrati in aula per sentirsi al sicuro ed è il primo ad uscire e correre a casa, ma a volte non corre abbastanza veloce e Dilan e Stephan, i bulli della scuola lo picchiano e gli rompono gli oggetti.

Vincent è un ragazzo solo: i coetanei lo evitano, gli insegnanti e i genitori sono troppo distratti per rendersi conto della situazione. La sua baby sitter, Charlotte, unica a conoscere la storia e riconoscere i lividi e i graffi con cui Vincent torna a casa, non racconta nulla alla famiglia. Lo stesso Vincent non riesce a parlare agli adulti. Da una parte si è convinto di essere davvero strano, di avere qualcosa che non va; dall’altra non vuole dare un dispiacere ai suoi genitori e sa anche che gli insegnanti non potrebbero fare molto.

Ecco quindi che si crea degli amici immaginari nei quali cerca rifugio. Quattro animali: un cavallino, uno scoiattolo, un verme e un coleottero con cui dialogare e sentirsi meno solo.

Vincent vive un grande terrore, l’imminente arrivo del campo scuola, durante il quale sarà in balia dei bulli della scuola che lo hanno già minacciato: “Al campo scuola non ci scappi”.

Ecco quindi che Vincent cerca di cavarsela da solo leggendo e ripassando ogni giorno il “Manuale di sopravvivenza”, libro che porta sempre nello zaino, mettendosi in forma con le flessioni quotidiane e legandosi addosso una scatola di sopravvivenza.

Questa ansia viene condivisa con il lettore anche nella scelta grafica.  Ogni capitolo infatti si apre con una pagina bianca in cui è segnato il conto alla rovescia dei giorni che mancano per il temuto campo scuola, dove Vincent sarà ancora più solo e in balia di Dilan, Stephen e con una pagina verde, abbellita da elementi naturali, dove compaiono le lezioni del “Manuale di sopravvivenza” che Vincent porta sempre con sé.

Ma ben presto nella scuola e nella vita di Vincent apparirà una nuova ragazza, la Jas, che con la sua amicizia aiuterà Vincent a capire l’importanza della diversità e che lui ha tutto il diritto di essere sé stesso.

“Sono Vincent e non ho paura”, Enne Koens, Camelozampa, 2022

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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