Categoria: Novità

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Libri dal como’

“Oggi c’è qualcosa di stonato nell’aria. A parte il borbottio del gulash, aleggia uno strano silenzio. Mica è normale che Mafalda abbia abbandonato una pentola sul fuoco e lasciato aperta la porta di casa! – Certo che non è normale, svegliati! – miagola Bricco impaziente. Uno spiffero ghiacciato mi avviluppa i polpacci…dov’è finita Mafalda? […] – Cosa sarà successo alla mia vice-nonna? Dove sarà finito il suo prezioso libro? Aiutami Bricco! Concentriamoci! – Per pensare meglio ci vuole uno stropiccio di capelli sulla fronte, e un respiro forte dal naso. Con Bricco alle calcagna che sta attento a non calpestare possibili indizi, a non spostare niente con la coda e a non annusare nulla di troppo delicato, ci mettiamo sulle tracce della scomparsa.”

È così che Adelina e Bricco cominciano le indagini sul caso della misteriosa scomparsa. Il gatto segue una scia di cannella che si dipana attraverso gli appartamenti del condominio dove, però, né Viviana Facciamolle tantomeno Sara Arrostita hanno notizie di Mafalda. L’aroma li conduce poi lungo la strada fino al negozietto “Tisane & Scarpette” dove, aiutati dalla bizzarra proprietaria, cominciano a sospettare un rapimento. A rallentare le ricerche interviene Carlo, un bambino un po’ antipatico, sempre in giro in bicicletta, ma Adelina e Bricco non si danno per vinti.

Il profumo di cannella li spinge attraverso il Giardino Selvaggio fino alla Caffetteria “Buio pesto” dove trovano altri allarmanti indizi, si recano quindi alla fontana per chiedere aiuto alle gazze ladre e da lì, attraverso passaggio sotterraneo giungono al palazzo di Teresa Torcinaso.

Quanti strani personaggi intorno alla scomparsa della vice nonna Mafalda, ma l’avranno davvero rapita? Lo scopriremo insieme ad Adelina e Bricco leggendo le loro avventure avvolte dal profumo di cannella.

Una deliziosa narrazione a tratti poetica affascinerà i lettori di tutte le età. Le coloratissime illustrazioni, con la loro vivacità e delicatezza, accompagnano dolcemente lo stile narrativo coinvolgendo i piccoli uditori a cercare indizi tra le foglie e gli scaffali dei luoghi percorsi dai protagonisti.

Adelina Testafina e il mistero della vice nonna scomparsa, di Cristina Marsi, Illustrato da Francesca Carabelli, Terre di Mezzo, 2021.

Buon divertimento!

Claudia Pantoni

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Libri dal como’

 «Davvero un libro può cambiarti la vita?»

Questa è la domanda che si pone Mina la protagonista del nuovo libro di Lodovica Cima “Scrivere fare baciare”. Un libro che parla di lettura e scrittura.

Mina non è per niente una lettrice né tanto meno una scrittrice anzi lei ha proprio dichiarato guerra alla scrittura. Da quando le sue amiche l’hanno presa in giro e mortificata per una poesia che aveva scritto su un quaderno condiviso, “Il quaderno delle amiche”, Mina ha deciso: “Mai più scrivere, soprattutto quello si sente dentro. C’è il rischio di farsi male”.

Ecco quindi che si rifiuta di scrivere anche i temi affidatele dalla professoressa Girotti. Ma quando prende quattro all’ultimo compito, Mina sa che deve rimediare perché con una mamma accanita lettrice e un padre giornalista non sono ammesse insufficienze, soprattutto in italiano.

Perciò quando la professoressa affida come compito alla classe la recensione di un libro, Mina cerca una scorciatoia nel computer personale di Alice, sua sorella maggiore, lettrice e aspirante scrittrice, all’interno del quale troverà tutte le recensioni dei libri da pubblicare sul suo blog. Il piano di Mina funziona e copiando le recensioni di sua sorella può prendere bei voti evitando di leggere e scrivere.

Tutto cambia quando in classe arriva Michele, un ragazzo sempre immerso nella lettura.  Mina resta abbagliata da questo nuovo compagno e l’unico modo che ha per avvicinarsi a lui è proprio tramite i libri.

Michele si iscrive anche ad un corso di scrittura creativa in biblioteca, dove si iscriverà anche Alice, e Mina, incuriosita dagli incontri, decide di seguirli di nascosto.  Tra una lezione e l’altra, nuovi libri da leggere e recensire, la gamba rotta di Alice, Mina si troverà a leggere e scrivere, fino a scoprire che forse la lettura e la scrittura non sono poi così male.

Un libro per chi ama scrivere e desidera fare lo scrittore, perché al suo interno si possono trovare tante mini lezioni di scrittura che lo rendono quasi un piccolo manuale. Ma anche un libro per chi ama leggere perché al suo interno si trovano disseminati tanti consigli di lettura e in appendice troviamo “ I libri top secret di…” Alice, Mina e Michele.

Infine un libro per chi ama le storie realistiche un po’ rocambolesche e romantiche.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.

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Libri dal como’

“Mi sono fidato. Il tizio mi agitava un mazzetto di soffioni in fiore sotto il naso. Si dà il caso che i soffioni siano il mio dessert preferito. Volevo acciuffarli con un bel colpo di lingua, ma lui ha indietreggiato. ” Che simpatico, vuole giocare!”, ho pensato, così sono stato al gioco. Alla fine me li avrebbe dati! Lui indietreggiava, io avanzavo, questo balletto è durato per un bel po’. Ci siamo allontanati dal prato e…”

Vai a fidarti degli altri e ti ritrovi nei guai per un semplice mazzetto di soffioni!

Tarzan è un pony profondamente libero, nello spirito e nello stile di vita. Il suo unico amicoè il bambino/bipede Noè, che all’inizio del racconto parte per un luogo lontanissimo. Il pony è inizialmente sorpreso e per nulla toccato dalla disperazione provata dal piccolo amico al momento del distacco.

Ma quando, a causa della sua inguaribile golosità, cade vittima di un tranello e viene chiuso in un van, o meglio “un aggeggio del diavolo concepito per trasportare i cavalli“, Tarzan si lascia andare alla disperazione.

Dopo una lunga serie di curve che gli fanno perdere l’orientamento e inutili tentativi di ribellione, viene scaricato in un maneggio, meta di chiassosi centri estivi per bambini viziati.

Il pony musone è furibondo per aver perduto la libertà, insofferente per essere costretto a dormire in un box e terribilmente infastidito dalla presenza dei piccoli visitatori, così prova a fuggire. Dopo i primi disastrosi tentativi, inizierà a studiare una strategia più sottile ed efficace che neppure Nicole, sua complice nella resistenza ai viziatissimi mocciosi, riuscirà ad impedire. A fermare la sua inarrestabile fuga verso la libertà sarà invece Gina, un’insopportabile “polpetta” dalla luna storta. Ma la convivenza forzata e i continui bisticci tra il pony e la bambina riveleranno invece, fra i due, un’incredibile somiglianza che ribalterà il finale.

Lo stile è travolgente, il lessico estremamente ricco, mentre l’incontenibile ironia e il tagliente cinismo del protagonista assicurano risate a crepapelle.

Il racconto rivolto a lettori dagli 8 ai 99 anni entusiasmerà anche i più giovani uditori esperti, grazie alla presenza di divertenti illustrazioni, che con pochi ma essenziali tratti permettono, soprattutto a chi ascolta la lettura ad alta voce, di cogliere con più immediatezza le caratteristiche dei personaggi descritti e delle situazioni narrate.

Claudia Pantoni

 

 

Tarzan Musolungo. Un pony al galoppo verso la libertà. Cècile Alix e Louis Thomas, Terre di Mezzo editore.

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Libri dal como’

«Quando incontriamo qualcuno

 e pensiamo immediatamente

 che sia strano o diverso,

dovremmo magari cercare di essere gentili.

Posso essere strana per alcuni di voi,

ma sono molto normale per la mia famiglia.»

Non è sempre semplice mostrarsi per quello che si è, soprattutto se si hanno undici anni e si è molto diversi dai propri coetanei.

A questa età si cerca disperatamente di piacere agli altri, di far parte di un gruppo, ed è per questo che spesso ci si impone di indossare una maschera per farsi accettare. Come se fossero gli altri a decidere il nostro valore, come se la diversità fosse un errore o una vergogna.

È quello che succede alla protagonista del romanzo di Elle McNicoll ”Una specie di scintilla” edito da Uovonero.

Addie è una ragazza autistica, sente le cose in modo più intenso, riesce a vedere piccoli dettagli che gli altri non vedono e non sempre le è chiaro comprendere le persone e capire come si sentono.

Proprio questa sua diversità spesso la porta a nascondere alcuni aspetti di se stessa e a non essere compresa dagli altri. Anzi proprio per la sua diversità viene allontanata, emarginata e considerata stramba.

La sua migliore amica l’abbandona perché si vergogna di lei, la sua insegnante, Miss Murphy, non smette di deriderla e umiliarla di fronte alla classe.

Fortunatamente Addie ha una famiglia su cui contare: una madre e un padre amorevoli e due sorelle più grandi di lei, gemelle. In particolare Keedie, la sorella maggiore, anche lei autistica che le insegna come comportarsi e la difende proprio perché ha subito prima di Addie quello che la protagonista è costretta a vivere ogni giorno.

Agli occhi degli altri Addie diventa ancora più stramba quando a scuola affrontano l’argomento della caccia alle streghe, delle ingiustizie e delle torture che tante donne, secoli prima, hanno dovuto subire proprio a Juniper, il villaggio dove è ambientata la storia, solo perché considerate diverse.

È per questo che Addie si batte affinchè nel suo villaggio in Scozia venga realizzato un memoriale che ricordi e si scusi con quelle donne.

Ciò che gli altri vedono è una ragazzina che avanza un’assurda richiesta su una questione vecchia di secoli, ma quello che non riescono a vedere è la sua grande sensibilità. Addie si batte affinchè tutti coloro che sono considerati diversi non debbano più essere derisi, umiliati, emarginati perché la storia è destinata a ripetersi («Se la gente non capisce che è sbagliato, se non dice che è sbagliato, può succedere di nuovo») ed è quello che vive proprio lei ogni giorno. Quelle donne sono il simbolo di tutti coloro che vengono considerati strambi e derisi per loro diversità.

Si dice che i libri permettono di sviluppare l’empatia perché consentono di indossare i panni degli altri. Ecco questo libro riesce con grande intelligenza e un’estrema sensibilità a far sentire sulla pelle del lettore cosa significhi non essere accolti.

È un libro che piacerà sicuramente a chi lotta contro le discriminazioni, a chi vuole far sentire la propria voce perché essere diversi è solo una grande ricchezza.

«Penso che essere diversi sia una buona cosa. Finché non si fa del male a nessuno. Nel mondo abbiamo bisogno di tutti i tipi di diversità».

 

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.

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