Categoria: Libri dal Comò

Recensioni e consigli per giovani lettori e lettrici

Quali libri portiamo in vacanza?

Consigli di lettura per ragazze e ragazzi dai 12 anni

È finalmente tempo di vacanza, di sole, di mare, di pomeriggi da trascorrere con gli amici. La scuola e gli impegni sportivi sono finiti.

È arrivato un tempo tutto per noi, un tempo composto da giornate lente e distese. Un tempo da poter dedicare alle nostre letture.

Ora possiamo finalmente stilare una bella lista di libri da portare con noi in viaggio: da leggere sotto l’ombrellone o al fresco di un prato in montagna.

In questo ultimo periodo sono tante le novità, io vi lascio solo qualche spunto.

ROMANZI

  • Il mio grido è come un tuono, Mildred D. Taylor, Mondadori.

Siamo in Mississipi durante anni ’30. In un periodo di razzismo e di forte discriminazione.

Cassie, protagonista e voce narrante, sta diventando grande e comincia a notare il diverso trattamento riservato ai neri: non solo i ragazzi sono costretti ad andare a scuola a piedi, sotto la pioggia o sotto il sole, arrivando in classe già stanchi e sporchi; non solo ai bambini bianchi vengono dati libri rotti e consumati, scarto dei bambini bianchi, ma sono anche costretti a subire umiliazioni, angherie e violenze da parte della comunità bianca.

Per paura gli uomini e le donne nere non riescono ad opporsi, ma Cassie non è disposta ad accettare questa mancanza di diritti, a credere che ci siano uomini che debbano dominare su altri.

Un libro che parla di razzismo e non risparmia scene crude e forti, ma si parla anche di famiglia e crescita.

  • Temporali, Davide Morosinotto, Camelozampa.

La storia inizia un venerdì 19 maggio in un liceo di Bologna con lo scoppio di una bomba. Entra in scena Michela, un’ agente temporale che ha solo 24 ore di tempo per impedire che la bomba scoppi ed evitare quindi il verificarsi di una tragedia.

Non è solo un romanzo di fantascienza, ma anche un romanzo di formazione, i cui protagonisti adolescenti cambiano, crescono, si trovano a scelte importanti per assumersi grandi responsabilità.

In questo romanzo troviamo anche l’amicizia nata per caso, l’amore e la malattia mentale a cui lo scrittore dedica una postilla iniziale.

Dal genio di Camelozampa e Davide Morosinotto nasce un grande esperimento narrativo grazie al quale il lettore potrà scegliere di leggere la storia secondo l’ordine cronologico dei fatti (fabula, ediz. Verde) oppure saltando avanti e indietro nel tempo (intreccio, edizione rossa).

GRAPHIC NOVEL

  • Fai rumore, AA.VV, Il Castoro

Siamo di fronte ad una raccolta di nove racconti che mostrano in modo esplicito e diretto, senza alcun tipo di tabù o addolcimento le tematiche della parità di genere e degli stereotipi femminili e maschili.

Ogni storia, raccontata da un’autrice diversa, affronta il tema della violenza di genere dalla più subdola alla più esplicita. Il lettore troverà quindi storie che parlano di body shaming, catcalling, slutshaming tutte realtà ormai presenti nella vita quotidiana o sui social.

Un libro che potrà far paura agli adulti per il lessico usato e per la sua schiettezza, ma necessario per aprire dibattiti con gli adolescenti.

  • Menta, Christian Galli, Tunuè

La protagonista della storia, Lamia, tornando a casa da scuola non trova più nella cuccia il suo adorato cane Otto e a distanza di qualche giorno anche la vicina di casa, Marzia, a cui lei era molto affezionata, verrà a mancare.

Nello stesso momento cominciano a verificarsi strani accadimenti: uno strano ragazzo, Michele, mai visto prima nel quartiere, si aggira intorno alla sua casa; di notte cominciano a comparire strane ombre che solo Lamia sembra vedere.

È tutto frutto dell’immaginazione della protagonista o tutto è collegato ai lutti subiti da Lamia?

Una graphic sull’accettazione e l’elaborazione del lutto.

DIVULGAZIONE

  • La paura del leone, Chiara e Davide Morosinotto, Rizzoli

La paura regola il mondo animale. La catena alimentare è composta da prede e predatori e tutti gli animali subiscono la paura. Anche i grandi predatori non possono scappare da questo stato emotivo.

È questo ciò che raccontano Chiara e Davide nel loro libro.

Questi due fratelli, molto diversi fra loro (e questo ce lo racconta molto bene Davide nella divertente presentazione delle prime pagine), hanno intrapreso l’avventura di scrivere un libro insieme: dal lavoro di biologa di Chiara e il lavoro di scrittore di Davide nasce uno splendido testo di divulgazione in cui si cerca di spiegare come mai esiste la paura e come gli animali si attrezzino e si evolvano per sopravvivere alla paura più grande, sfuggire dall’attacco dei predatori.

Buone vacanze…ci rivediamo a settembre per nuovi consigli di lettura.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.

Julia e lo squalo

di Kiran Millwood Hargrave

Julia e lo squalo - Ragazzi Mondadori

«Mi chiamo Julia. Questa è la storia dell’estate in cui persi mia madre e trovai uno squalo più antico degli alberi.»

Julia si trasferisce per un breve periodo estivo con i suoi genitori su un’isola sperduta delle Shetland

«Per trovare le Shetland su una mappa, cominciate dalla nostra casa a Hayle, in Cornovaglia, e muovete il dito diagonalmente in su, su e poi a destra, finché non trovate delle isole sparpagliate in giro come schizzi d’inchiostro. Quelle sono le Orkney. Andate più lontano e troverete altre isole sparpagliate. Le Shetland»

Il padre infatti deve programmare il vecchio faro per farlo funzionare autonomamente. La mamma, una biologa marina, ne approfitta per cercare lo squalo della Groelandia.

Dietro il desiderio professionale di trovare l’animale capace di vivere oltre i quattrocento anni, la mamma di Julia nasconde un segreto personale: sembrerebbe infatti che il raro squalo della Groelandia muovendosi lentamente possa rallentare il tempo. Così la mamma vorrebbe studiarlo per scoprire come rallentare le malattie di degenerazione come la demenza precoce che ha colpito la nonna di Julia quando era ancora giovane.

«Sembra si muovano così lentamente da riuscire davvero a rallentare il tempo. E alcuni ricercatori credono che possiamo scoprire cosa causa tutto questo, e usarlo per rallentare il tempo anche per gli umani»

Julia è incantata dalle storie marine che la mamma le racconta da quando è piccola e  che lei custodisce all’interno di un taccuino giallo, ma è ancora più affascinata dalla madre stessa tanto da idealizzarla. Purtroppo la mamma alterna momenti di grande euforia e amorevolezza a momenti di rabbia e enorme tristezza in cui è scostante nei confronti della figlia chiudendosi in se stessa e nei suoi silenzi.

Questo farà soffrire Julia, ma la spingerà anche ad affrontare sfide più grandi di lei che l’aiuteranno a crescere e a trovare se stessa.

«Come ho trovato lo squalo, ho trovato la mia vera mamma, con le sue complicazioni e i suoi grovigli e le sue lacrime, e le voglio bene come non mai. Forse di più.»

Un bellissimo romanzo di formazione, carico di emotività che affronta temi delicati come il rapporto madre-figlia, la malattia mentale, ma anche il bullismo e il razzismo.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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Fuori dal branco

di Sara Magnoli, Pelledoca

Fuori dal braco - Sara Magnoli

Finalmente arrivo a parlare di una casa editrice che stimo moltissimo e che è una tra le migliori che si occupano di letteratura per ragazzi, Pelledoca.

È una casa editrice che si concentra su un genere in particolare: thriller, giallo e noir.

Non solo i libri presenti nel catalogo sono di alta qualità (non c’è uno che non sia piaciuto ai miei alunni quando è stato portato in biblioteca di classe), ma chi lavora in casa editrice è molto attento ai suoi futuri lettori, rispettoso di chi leggerà quei libri con storie di alta tensione e qualità, con copertine che catturano subito i più giovani e con un’attenzione anche nella scelta della carta. I libri Pelledoca per ragazzi (c’è anche una collana per i più piccoli nata da poco “Piccole piume”) danno dignità ai giovani lettori regalando loro libri da grandi sia nel contenuto che nell’oggetto fisico.

Tanti sono i titoli che potrei consigliare e avrebbero immediatamente successo con i ragazzi, soprattutto con i non lettori. Oggi però mi soffermo su una novità di questi ultimi mesi: “ Fuori dal branco” di Sara Magnoli.

L’autrice ha avuto un grande successo con “Dark web” libro sempre molto apprezzato dai miei alunni.

Devo ammettere però che “Fuori dal branco” mi ha conquistata molto di più.

Qui infatti la scrittura della Magnoli è notevolmente cresciuta: la struttura narrativa risulta ben più complessa, i personaggi più profondi e sensibili.

Ogni capitolo si apre con una voce diversa, un diverso punto di vista, esterno o interno, che ci permette così di ricostruire a ritroso le tante storie legate ad un’unica grande storia: la morte di una anziana signora.

Ad essere coinvolto è il branco, una baby gang che non si fa scrupoli a terrorizzare, minacciare, rubare e picchiare.

Il protagonista Elia, soprannominato lo Sfigo, non sa neppure come sia finito a far parte del branco. Quello che sa è che prova dentro una grande rabbia, a causa dell’abbandono della mamma per un uomo più giovane di lei, a causa di un padre assente e distratto e di un sogno ormai spezzato.

Per entrare nel branco ha dovuto superare una prova d’iniziazione: spaventare a morte un’anziana signora.

Man mano che le pagine scorrono, le azioni del branco si fanno sempre più violente così come il senso di colpa di Elia cresce con il procedere della storia  fino a quando il desiderio di non sentirsi più Coniglio e ignavo, (grazie  anche alla presenza di un professore tornato in classe e di una ragazza), porteranno il protagonista di fronte ad un bivio.

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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Sono Vincent e non ho paura

“Sono Vincent e non ho paura”

di Enne Koens, Camelozampa

«È buio. Così buio che non riesco nemmeno a vedermi. Sono da qualche parte in mezzo al bosco, seduto per terra su delle pietre fredde.»

Inizia così il nuovo libro di Camelozampa “Sono Vincent e non ho paura” , con il tremore nella voce del narratore, una pagina nera su cui scorrono le bianche parole del protagonista e un flashfoward. Capitolo dopo capitolo scopriremo la storia del protagonista.

Vincent ha undici anni, è un ragazzo timido, insicuro, ingenuo con una grande passione per la natura, i boschi e l’esplorazione. Vincent viene considerato strano dai suoi coetanei e preso di mira fino ad essere inseguito e picchiato ogni giorno.

La mattina arriva continuamente in ritardo a scuola perché aspetta che tutti siano entrati in aula per sentirsi al sicuro ed è il primo ad uscire e correre a casa, ma a volte non corre abbastanza veloce e Dilan e Stephan, i bulli della scuola lo picchiano e gli rompono gli oggetti.

Vincent è un ragazzo solo: i coetanei lo evitano, gli insegnanti e i genitori sono troppo distratti per rendersi conto della situazione. La sua baby sitter, Charlotte, unica a conoscere la storia e riconoscere i lividi e i graffi con cui Vincent torna a casa, non racconta nulla alla famiglia. Lo stesso Vincent non riesce a parlare agli adulti. Da una parte si è convinto di essere davvero strano, di avere qualcosa che non va; dall’altra non vuole dare un dispiacere ai suoi genitori e sa anche che gli insegnanti non potrebbero fare molto.

Ecco quindi che si crea degli amici immaginari nei quali cerca rifugio. Quattro animali: un cavallino, uno scoiattolo, un verme e un coleottero con cui dialogare e sentirsi meno solo.

Vincent vive un grande terrore, l’imminente arrivo del campo scuola, durante il quale sarà in balia dei bulli della scuola che lo hanno già minacciato: “Al campo scuola non ci scappi”.

Ecco quindi che Vincent cerca di cavarsela da solo leggendo e ripassando ogni giorno il “Manuale di sopravvivenza”, libro che porta sempre nello zaino, mettendosi in forma con le flessioni quotidiane e legandosi addosso una scatola di sopravvivenza.

Questa ansia viene condivisa con il lettore anche nella scelta grafica.  Ogni capitolo infatti si apre con una pagina bianca in cui è segnato il conto alla rovescia dei giorni che mancano per il temuto campo scuola, dove Vincent sarà ancora più solo e in balia di Dilan, Stephen e con una pagina verde, abbellita da elementi naturali, dove compaiono le lezioni del “Manuale di sopravvivenza” che Vincent porta sempre con sé.

Ma ben presto nella scuola e nella vita di Vincent apparirà una nuova ragazza, la Jas, che con la sua amicizia aiuterà Vincent a capire l’importanza della diversità e che lui ha tutto il diritto di essere sé stesso.

“Sono Vincent e non ho paura”, Enne Koens, Camelozampa, 2022

Sara Pompili

Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.


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