Tutti gli articoli di Valentina Galati

I TILLERMAN

Libri dal comò. Consigli di lettura

 

Che cosa significa avere una casa? È un luogo o è qualcosa che porti dentro di te, qualunque cosa accada?

Inizia tutto con un abbandono. Dicey Tillerman, quattordici anni, si ritrova improvvisamente a capo dei suoi tre fratelli più piccoli, James, Maybeth e Sammy, quando la madre li lascia da soli nel parcheggio di un centro commerciale. Senza nessuno a cui rivolgersi e temendo di essere separati, Dicey prende una decisione coraggiosa: guidare i fratelli in un viaggio attraverso Stati e difficoltà, per raggiungere la loro nonna, una figura distante e misteriosa che potrebbe non accoglierli.

Durante questo cammino, affrontano fame, paura e incertezza, ma anche momenti di calore umano e solidarietà inaspettata. La storia non si limita a descrivere gli eventi, ma scava nelle emozioni, mostrando come il viaggio fisico sia anche un viaggio emotivo: un percorso che porta i Tillerman a scoprire cosa significhi davvero essere una famiglia e dove si possa trovare un senso di appartenenza.

Dicey è la colonna portante del gruppo: pragmatica, determinata e forte, ma non immune alla fatica e alla solitudine. James, il secondogenito, è il riflessivo del gruppo, sempre alla ricerca di risposte e con una spiccata intelligenza che bilancia la leadership di Dicey. Maybeth, dolce e sensibile, è spesso percepita come fragile a causa delle sue difficoltà scolastiche, ma possiede una forza silenziosa che la rende un pilastro emotivo. Sammy, il più piccolo, è impulsivo e ostinato, un concentrato di energia che tiene alto il morale. Ognuno di loro ha una voce distinta, e Voigt riesce a intrecciare queste personalità in modo magistrale, mostrando come le loro differenze si completino a vicenda.

L’autrice è straordinaria nel tessere una narrazione che combina il viaggio fisico a un profondo viaggio emotivo. Non si limita a raccontare una storia di sopravvivenza, ma esplora temi universali come il senso di appartenenza, il dolore dell’abbandono e la ricerca della propria identità. Ogni capitolo ha una risonanza emotiva unica e mostra come Voigt sia in grado di intrecciare trame parallele senza perdere il filo narrativo principale.

Un romanzo familiare indimenticabile, capace di toccare corde profonde e di far riflettere su cosa significhi davvero appartenere a una famiglia e su come affrontare le difficoltà senza perdere la speranza.

 

A cura di Una cartella di libri

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I Tillerman, di Cynthia Voigt, traduzione a cura di Marina Migliavacca, illustrazione copertina di Vittoria Dalla Torre, Il Barbagianni, 2024 

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UN LIBRO SOTTO L’ALBERO

Libri dal comò. Consigli di lettura

Un libro sotto l’albero

Natale è il momento perfetto per regalare e regalarsi storie. Un libro è un viaggio, un rifugio, un amico che ci tiene compagnia sotto una coperta calda, accanto alle luci dell’albero. In questa rubrica ti propongo libri perfetti per ragazzi e ragazze, che sapranno emozionare e divertire. Perché non c’è regalo più bello di una storia capace di rimanere nel cuore.


Per un Natale pieno di misteri e amicizia

Lo scarabeo vola al tramonto, Maria Gripe, traduzione Laura Cangemi, Iperborea

Hai mai desiderato vivere un’avventura piena di misteri, enigmi e amicizia, dove ogni scoperta ti avvicina sempre di più a un segreto nascosto nel passato? Lo scarabeo vola al tramonto ti porterà proprio in quel mondo!

Jonas, Annika e David, tre ragazzi molto diversi tra loro ma uniti da una profonda amicizia, trascorrono insieme le vacanze estive. La loro vita tranquilla viene stravolta quando, per caso, scoprono una vecchia casa abbandonata che sembra custodire segreti dimenticati. Tra gli oggetti misteriosi che trovano c’è uno scarabeo egizio, apparentemente solo un soprammobile, ma in realtà legato a un enigma che li trascinerà in una serie di avventure.

I tre ragazzi, curiosi e coraggiosi, iniziano a indagare e si trovano coinvolti in un viaggio nel tempo, non letteralmente, ma attraverso storie, oggetti e lettere che rivelano frammenti di un passato remoto e affascinante. Ogni nuovo indizio li avvicina alla soluzione del mistero, ma allo stesso tempo li costringe a porsi domande su loro stessi e sul valore dell’amicizia, della fiducia e della scoperta.

Tra stanze polverose, mappe, vecchie fotografie e racconti dimenticati, Jonas, Annika e David vivranno un’avventura straordinaria che cambierà il modo in cui vedono il mondo e il passato.

Perché è un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Questo romanzo è come un piccolo scrigno pieno di sorprese: ogni pagina ti regala qualcosa di nuovo da scoprire. È il dono ideale per chi ama leggere e sognare, perfetto per le fredde serate invernali trascorse sotto una coperta. La storia di Jonas, Annika e David scalderà il cuore di chiunque lo riceva, regalando momenti di riflessione, magia e avventura. Con la sua atmosfera affascinante e i messaggi profondi, Lo scarabeo vola al tramonto è un regalo che non smette di sorprendere e incantare.


Per un Natale fatto di coraggio e magia

Lucilla, Annet Schaap, traduzione di Anna Patrucco Becchi, La nuova frontiera junior

Hai mai sognato di vivere in un faro, circondato dall’oceano e dai suoi misteri? Ti piacerebbe seguire il viaggio di una bambina coraggiosa che sfida il suo destino? Lucilla ti porterà in un mondo magico e ricco di emozioni!

Lucilla vive in un faro insieme a suo padre, un uomo severo e tormentato. Ogni sera, è lei a dover accendere la luce del faro, ma una notte una terribile tempesta impedisce a Lucilla di compiere il suo dovere. Questo errore porta a una serie di eventi che cambiano la sua vita per sempre: viene mandata a lavorare in una misteriosa villa abitata da un mostro.

Ma il mostro è davvero ciò che sembra? Nella villa, Lucilla scopre segreti, stringe amicizie inaspettate e si confronta con il proprio coraggio e la propria voglia di libertà. La storia è un viaggio di crescita, pieno di sfide, sorprese e momenti di pura meraviglia. Lucilla imparerà che la gentilezza e il cuore aperto possono trasformare anche le situazioni più difficili.

Perché è un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Lucilla è un dono speciale per chiunque ami le storie avventurose e profonde. Con il suo mix di magia, emozione e riflessione, è un libro capace di incantare lettori di tutte le età. È ideale per il periodo natalizio: avvolgente come una coperta calda, ti accompagna in un viaggio pieno di luce e speranza. Perfetto per chi cerca un regalo che lasci il segno, da leggere e rileggere.


Per un Natale di ascolto e comprensione

Lupa bianca lupo nero_Sauver e figlio, Marie-Aude Murail, traduzione Federica Angelini, Giunti editore.

Ti sei mai chiesto cosa succede nella mente e nel cuore delle persone che ti circondano? E se dietro ogni sorriso o silenzio si nascondesse una storia da scoprire? Lupa Bianca Lupo Nero ti porta nel cuore della vita di chi affronta le proprie paure e insicurezze con l’aiuto di un ascoltatore speciale.

Il protagonista, Sauveur Saint-Yves, è uno psicologo di origini caraibiche che vive con suo figlio Lazare, un ragazzino curioso e intelligente di otto anni. Sauveur è un uomo forte e rassicurante, capace di prendersi cura delle persone che si rivolgono a lui per aiuto. Ogni giorno nel suo studio si intrecciano le storie dei suoi pazienti, adolescenti e adulti che combattono con difficoltà come bullismo, ansia, identità sessuale e problemi familiari.

Ma anche Sauveur ha un passato da affrontare: un segreto che lo lega al suo passato doloroso e che influenza il suo modo di vivere e di essere padre. Attraverso dialoghi intensi e momenti di quotidianità con Lazare, il libro esplora temi complessi con una delicatezza unica e una nota di umorismo che alleggerisce le situazioni più difficili.

Perché è un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Questo libro è un dono prezioso per chiunque ami le storie che sanno far riflettere e emozionare. È un regalo ideale per ragazzi e ragazze che vogliono capire meglio se stessi e gli altri, attraverso personaggi e situazioni che li faranno sentire meno soli. Il calore della relazione tra Sauveur e Lazare, unito alla varietà delle storie raccontate, scalderà il cuore di chiunque lo legga durante le fredde giornate invernali. Perfetto da mettere sotto l’albero per regalare un sorriso, una lacrima e tanta speranza.


Per un Natale con ironia e avventure quotidiane 

Anastasia, di nuovo!, Lois Lowry, 21 Lettere

Cosa succede quando una ragazzina curiosa e vivace si trova ad affrontare una nuova casa, un nuovo quartiere e nuove sfide? Se ami i personaggi ironici e imprevedibili, Anastasia è pronta a conquistarti!

Anastasia Krupnik è una ragazzina di 12 anni brillante, curiosa e un po’ impertinente. La sua vita subisce una svolta inaspettata quando i suoi genitori decidono di trasferirsi in una nuova casa. Per Anastasia, abbandonare il quartiere in cui è cresciuta e affrontare l’ignoto è una vera tragedia. Quando vede la nuova casa per la prima volta, la delusione è enorme: è vecchia, scricchiolante e sembra uscita da un film dell’orrore. Ma i guai non finiscono qui: nel nuovo quartiere, Anastasia si sente un pesce fuor d’acqua. Deve adattarsi a nuovi vicini, nuovi ambienti e nuove abitudini, il tutto mentre cerca di affrontare le sue insicurezze e l’idea di essere “troppo grande” per alcuni dei suoi passatempi d’infanzia. Con il suo spirito critico e il suo senso dell’umorismo, Anastasia cerca di trasformare ogni situazione, anche la più imbarazzante, in un’occasione per riflettere (e spesso per ridere). La storia è un viaggio nella quotidianità, fatto di momenti buffi, piccoli drammi e tante riflessioni su cosa significhi crescere e adattarsi ai cambiamenti.

Perché è un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Anastasia porta con sé una ventata di freschezza e buon umore, perfetta per rendere ancora più speciale il periodo natalizio. È un regalo adatto a chi ama le storie realistiche ma con un tocco di comicità, capaci di intrattenere e rimanere nel cuore. Metti Anastasia di nuovo! sotto l’albero per regalare un sorriso e una compagna di avventure indimenticabile!

AMO QUEL CANE, ODIO QUEL GATTO

Libri dal comò. Consigli di lettura

 

Cosa accade quando un ragazzo che pensa di odiare la poesia scopre che, proprio attraverso le parole, può raccontare le sue emozioni più profonde?


Amo quel cane di Sharon Creech è un romanzo scritto in forma poetica, così da offrire una prospettiva originale sulla poesia. Attraverso la voce semplice e diretta di Jack, un ragazzo che afferma di “odiare la poesia,” Sharon Creech costruisce una storia che parla di scoperta e crescita. All’inizio, Jack è riluttante, e le sue parole lo dimostrano chiaramente: “Non sono bravo a scrivere poesie. Le poesie non sono cose da maschi”. Ma, pagina dopo pagina, Jack inizia a cambiare. Leggendo e scrivendo poesie proposte dalla sua insegnante, comincia a esplorare questo genere e a trovare un modo per parlare di sé.

 Pur essendo un romanzo, “Amo quel cane”,  ogni pagina è scritta in versi, il che rende il libro un ponte ideale per avvicinare i ragazzi alla poesia, un genere spesso trascurato. Jack non legge raccolte poetiche, ma impara a conoscere poesie singole, e attraverso di esse, a poco a poco, scopre che anche lui può creare qualcosa di simile: “Forse… Forse non è così male scrivere poesie. Forse riesco a dire delle cose che non so come dire”.

Il cambiamento di Jack è delicato e graduale: all’inizio scrive poesie quasi controvoglia, come per dimostrare che non sa cosa fare con quei versi, ma le sue parole diventano: “Amo quel cane. Quello che mi sta vicino e che mi capisce”. La poesia diventa per Jack un modo per esprimere affetto, e attraverso di essa, i lettori comprendono quanto sia importante per lui il legame con il cane. Anche l’insegnante, sempre presente con delicatezza e incoraggiamento, rappresenta un sostegno importante per il suo percorso.

Questo libro si presta perfettamente per introdurre la poesia in classe, offrendo un approccio graduale e accessibile. Grazie alla storia di Jack, gli studenti possono vedere come la poesia non sia necessariamente una “materia difficile” o riservata solo a chi è “bravo in italiano.” Proponendo letture condivise del libro, l’insegnante può avviare una riflessione collettiva sull’evoluzione del rapporto di Jack con la poesia, aiutando i ragazzi a identificarsi con lui. Un’attività suggerita potrebbe essere invitare gli studenti a scegliere una poesia famosa e provare a scrivere a ricalco una loro versione, oppure a raccontare un episodio significativo della loro vita attraverso brevi versi, come fa Jack con il suo cane.

“Amo quel cane” diventa così uno strumento prezioso per esplorare le potenzialità della poesia, rendendola viva e alla portata dei ragazzi.

A cura di Una cartella di libri

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Amo quel cane, odio quel gatto, di Sharon Creech, Mondadori.

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LIVIDE ZUCCHE

Libri dal comò. Consigli di lettura

Chi avrebbe mai pensato che un compleanno potesse trasformarsi in un giallo avvincente? “Livide zucche” di Malika Ferdjoukh ci porta nel cuore di un’ autunnale festa di famiglia, dove l’apparente calma della villa dei Coudrier viene improvvisamente spezzata da una scoperta macabra. La narrazione, che si sviluppa tutta nell’arco di una giornata, mescola sapientemente mistero e intrighi familiari.
È il 31 ottobre, e nella tenuta dei Coudrier si festeggia il compleanno del nonno Henri. La villa si riempie delle voci dei nipoti, cinque ragazzi tra i sei e i quindici anni, ciascuno con una personalità ben definita: c’è il curioso, il sognatore, la ribelle. Tutto sembra scorrere come da tradizione, tra zucche da intagliare e piccoli battibecchi familiari, finché durante una banale passeggiata nell’orto, i ragazzi si imbattono in un cadavere. Questo evento scatena un vortice di sospetti e segreti che cambieranno per sempre le dinamiche della famiglia.
“Livide zucche” è un giallo, ma raccontato in modo unico e originale. Ferdjoukh utilizza una tecnica narrativa che alterna diverse focalizzazioni, dando voce sia ai nipoti più grandi, Madeleine e Hermès, che parlano in prima persona, sia agli altri bambini più piccoli, per i quali l’autrice sceglie un narratore in terza persona. Questa scelta riflette la maturità e il punto di vista di ciascun personaggio: i più grandi interpretano e narrano con maggiore consapevolezza, mentre i più piccoli vivono gli eventi con ingenuità e spontaneità. Questa
molteplicità di prospettive arricchisce la narrazione, portando il lettore a immergersi completamente nelle dinamiche della famiglia Coudrier.
Il romanzo è costruito come un intreccio sapiente: la storia inizia con la morte di un uomo e pian piano, attraverso i racconti e le scoperte dei protagonisti, si svela chi fosse quella persona e quale legame avesse con il nonno e la famiglia. Il passato e il presente si intrecciano, portando il lettore a scoprire, oltre alla soluzione del mistero, anche i segreti e i non detti che permeano i legami familiari.
“Livide zucche” è un libro che unisce il piacere del giallo con la profondità di una storia familiare. Non è solo una questione di scoprire chi ha fatto cosa, ma anche di capire le dinamiche nascoste e i segreti che rendono ogni famiglia unica e complicata.
Ferdjoukh si dimostra una maestra nel costruire narrazioni che ruotano attorno a famiglie e dimore. Questo si ritrova anche in altre sue opere, come la saga delle Quattro sorelle, dove una casa diventa il fulcro della vita familiare, e in La fidanzata del fantasma, una storia pensata per lettori più giovani, in cui il mistero e i legami familiari si intrecciano in un contesto di passato e presente. Anche se qui la struttura narrativa è meno complessa, data la fascia d’età a cui è destinata, Ferdjoukh non rinuncia a rendere centrale il ruolo della casa,
del castello, come simbolo di memorie e segreti. 
Infine, merita una menzione la copertina illustrata da Luca Tagliafico: un’immagine suggestiva e ricca di dettagli, che cattura perfettamente l’atmosfera autunnale e misteriosa del romanzo. Un invito visivo che anticipa, già a prima vista, le sfumature della storia che ci attende tra le sue pagine.

A cura di Una cartella di libri

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Livide zucche, di Malika Ferdjoukh, traduzione a cura di Orietta Mori, illustrazioni Luca Tagliafico Pension Lepic, 2024

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