Finalmente arrivo a parlare di una casa editrice che stimo moltissimo e che è una tra le migliori che si occupano di letteratura per ragazzi, Pelledoca.
È una casa editrice che si concentra su un genere in particolare: thriller, giallo e noir.
Non solo i libri presenti nel catalogo sono di alta qualità (non c’è uno che non sia piaciuto ai miei alunni quando è stato portato in biblioteca di classe), ma chi lavora in casa editrice è molto attento ai suoi futuri lettori, rispettoso di chi leggerà quei libri con storie di alta tensione e qualità, con copertine che catturano subito i più giovani e con un’attenzione anche nella scelta della carta. I libri Pelledoca per ragazzi (c’è anche una collana per i più piccoli nata da poco “Piccole piume”) danno dignità ai giovani lettori regalando loro libri da grandi sia nel contenuto che nell’oggetto fisico.
Tanti sono i titoli che potrei consigliare e avrebbero immediatamente successo con i ragazzi, soprattutto con i non lettori. Oggi però mi soffermo su una novità di questi ultimi mesi: “ Fuori dal branco” di Sara Magnoli.
L’autrice ha avuto un grande successo con “Dark web” libro sempre molto apprezzato dai miei alunni.
Devo ammettere però che “Fuori dal branco” mi ha conquistata molto di più.
Qui infatti la scrittura della Magnoli è notevolmente cresciuta: la struttura narrativa risulta ben più complessa, i personaggi più profondi e sensibili.
Ogni capitolo si apre con una voce diversa, un diverso punto di vista, esterno o interno, che ci permette così di ricostruire a ritroso le tante storie legate ad un’unica grande storia: la morte di una anziana signora.
Ad essere coinvolto è il branco, una baby gang che non si fa scrupoli a terrorizzare, minacciare, rubare e picchiare.
Il protagonista Elia, soprannominato lo Sfigo, non sa neppure come sia finito a far parte del branco. Quello che sa è che prova dentro una grande rabbia, a causa dell’abbandono della mamma per un uomo più giovane di lei, a causa di un padre assente e distratto e di un sogno ormai spezzato.
Per entrare nel branco ha dovuto superare una prova d’iniziazione: spaventare a morte un’anziana signora.
Man mano che le pagine scorrono, le azioni del branco si fanno sempre più violente così come il senso di colpa di Elia cresce con il procedere della storia fino a quando il desiderio di non sentirsi più Coniglio e ignavo, (grazie anche alla presenza di un professore tornato in classe e di una ragazza), porteranno il protagonista di fronte ad un bivio.
Sara Pompili
Con la borsa colma di libri, la mente piena di idee e un’inarrestabile passione per lo studio. Così trascorro le mie giornate accanto ad una bimba fantasiosa e a scapestrati studenti dai quali imparo ogni giorno.
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